Quando si pensa al mondo dell’abbigliamento formale maschile, si crede che le opzioni stilistiche siano ridotte.
Questa è una visione piuttosto semplicistica che non rispecchia le molteplici sfaccettature della moda uomo. Ogni dettaglio denota il carattere di un capo ed in base a quello la sua natura, ma soprattutto la caratura stilistica di chi lo indossa.
Un esempio eclatante è la differenza tra giacca e blazer. Quanti di voi si sono sanno con esattezza le differenze che caratterizzano un bel blazer da una giacca?
In molti intendono la giacca come parte superiore di un abito, a differenza di un blazer da poter mettere su uno spezzato. Attenzione, questo è vero solo in parte dato che ci sono dettagli peculiari che decretano se una possa essere definita giacca o blazer.
Normalmente la giacca è sì parte di un abito e difficilmente può essere usata come passpartout su un pantalone casual, a meno che questa non sia particolarmente avvitata e minimal nei dettagli.
In genere il blazer si differenzia per i suoi volumi asciutti e bottoni metallici, tanto che le sue origini si rintracciano nelle vecchie divise militari anglosassoni. Il blazer è altresì inteso come un capo a metà strada fra una giacca ed un cardigan, spesso in panno o in fresco lana su modellistica doppio-petto.
Un tratto distintivo del blazer è sicuramente la spallina: la giacca di un abito ha una spallina più strutturata, avendo posizionato sotto il tessuto il cosidetto rollino, che conferisce una forma bombata alla parte finale della manica alta.
Per quanto riguarda la spallina di un blazer invece, si ha una lavorazione più semplice, la spalla risulta morbida che segue la spalla e si ha una conformazione più simile a quella di una camicia. Va da se che un blazer per aumentare la sua morbidezza nell’avvolgere il corpo è nella stragrande maggioranza dei casi sfoderato.
Il blazer quindi è un capo casual, ma elegante, indomabile sopra un pantalone a contrasto, una camicia sportiva facendo trasparire uno stile unico senza tempo.